07 giugno 2011

Due anni abbondanti che non passo di qua, trovo un commento (ero convinta che mi arrivasse la notifica via mail) e penso a mille cose. Al rapporto irrisolto e irrisolvibile con l'Imperatore, al mio atteggiamento nei confronti dello studio, al mio essere "medico pietoso". Ultimamente ci penso spesso. A volte percepisco nettamente che la scelta migliore sarebbe dire le cose come stanno, ruvide e senza infiocchettamenti. Ma non riesco a fare a meno di limare gli spigoli, nel messaggio come nella voce. E, come il proverbio annuncia, faccio danni. Scambio i lividi con le ferite, e spesso su persone a cui tengo. Alla luce di errori come questi (e non solo) tutto il mio impegno per diventare adulta sembra solo teorico.

2 commenti:

Roberto ha detto...

Ah, allora ti ricordi di averlo un blog ogni tanto!

Jamin-a ha detto...

ogni taaaaaaanto :)

è anche una questione di "segretezza", nel senso che pochissime persone scelte sanno che esiste, e allora non posso mica mettermi a scriverci in facoltà o in cucina :)